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che lascierà nella storia delle conquiste pacifiche dell'uomo una traccia indelebile; giacchè non solo contribuirà al maggior sviluppo delle scienze fisiche, a quello della geografia, dell'idrografia, delle scienze naturali, ma servirà di nobile sprone ad animose imprese nelle ancor tanto ignote regioni polari ».

Il Socio DE SANCTIS presenta una sua Memoria, Sopra un mostro caprino cebocefalo. << I casi di questa forma di mostruosità, che prende nome dalla forma della testa della scimmia cappuccina (cebus), sono molto rari; se ne conoscono due nella specie umana, e due nella suina; ma per questi casi non furono date accurate descrizioni delle modificazioni delle singole parti. Il citato caso avvenuto a Castel Gandolfo, e che visse tre giorni, ha dato all'autore l'opportunità di una descrizione anatomica, e di alcune osservazioni fisiologiche sulla vitalità o no di questo genere di mostri. La soppressione della cavità nasale obbligava l'animale a respirare per la bocca e quando l'animale voleva poppare era nell' impossibilità di poter respirare, e perciò si trovava nell'alternativa di morire d'inanizione, se voleva respirare, o di morire asfittico se voleva alimentarsi. Infine questo caso mi offre occasione di fare alcune considerazioni sulla trasformazione delle forme esterne che potrebbe concorrere alla trasformazione delle specie

Il Socio FERRI legge una Nota, Sulla recente restaurazione della Filosofia scolastica e tomistica, considerata in ordine ai metodi degli studi, e alle attinenze dei sistemi colla scienza, e colla storia.

L'autore considera particolarmente gli studî del Clero in relazione alla sua missione civile, ricavando dalla storia le prove, che gli ecclesiastici parteciparono largamente al movimento filosofico dei tempi moderni, e che da questa partecipazione derivò l'influsso e l'importanza dei più illustri.

Accenna gli effetti che possono derivare nell'istruzione del Clero dal metodo della Scolastica, riferendo anche il giudizio di Antonio Rosmini. Esamina le attinenze di questa filosofia, e delle Somme di s. Tommaso, delle quali delinea a brevi tratti il carattere, con le esigenze e gli uffici della sintesi filosofica, e col movimento storico della scienza e della civiltà.

La Classe, adunatasi all'una pomeridiana, si sciolse dopo tre ore di seduta.

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RD

Adunanza generale delle due Classi del giorno 18 dicembre 1880.

Presidenza del C. Q. SELLA.

Socî presenti: AMARI, ASCOLI, BARILARI, BATTAGLINI, BERTI, BETOCCHI, BLASERNA, CANNIZZARO, CAPELLINI, CARUTTI, CESATI, COMPARETTI, CORRENTI, Cossa A., CREMONA, DE GASPARIS, DE SANCTIS, FERRI, FIORELLI, FLECHIA, GEFFROY, GOVI, GUIDI, HELBIG, HENZEN, LAMPERTICO, LOVATELLI, MAGGIORANI, PARETO, RESPIGHI, SCACCHI, SCHIAPARELLI, STRUEVER, TODARO, TOMMASI-CRUDELI, VaLENZIANI; ed i Socî corrispondenti: Cossa L., MARIOTTI, MONACI, NARDUCCI, PATERNO, ROSSETTI, TOMMASINI e TRINCHese.

Comitato segreto.

Il Socio SCHIAPARELLI relatore della Commissione pel concorso al premio reale sull'Astronomia, espone le conclusioni della Commissione stessa nei termini seguenti:

<< Dei lavori presentati al concorso al premio reale d'Astronomia pel 1879, due soli essendo sembrati degni di esser fatti soggetto di più particolare esame; l'uno del sig. GIOVANNI CELORIA, secondo astronomo del r. Osservatorio di Milano, intitolato: Sopra alcuni eclissi di sole antichi, e su quello di Agatocle in particolare; l'altro, del sig. GUGLIELMO TEMPEL, aggiunto astronomo presso l'Osservatorio r. di Arcetri in Firenze, intitolato: Descrizione delle nebule, si ebbe per risultamento, che i signori Celoria e Tempel hanno ambedue raggiunto le condizioni necessarie per conseguire il premio di S. M. Si tratterebbe ora di istituire un giudizio comparativo; ma i loro lavori sono di genere così diverso, che riesce impossibile di decidere quale dei due concorrenti superi l'altro. La Commissione adunque non sapendo trovare una ragione plausibile di preferenza, avrebbe giudicato doversi trattare i due concorrenti in modo eguale: ed avendo appreso dal sig. Presidente dell'Accademia, essere disponibile un premio solo, propone che metà di esso sia assegnata a ciascuno dei due ».

Il Socio ASCOLI relatore della Commissione pel Concorso al premio reale sulla Filologia e Linguistica, espone le seguenti conclusioni della Commissione stessa:

<< Il premio di lire diecimila è conferito a PIO RAJNA, per l'opera inedita, che s'intitola Le origini dell'epopea francese.

<< Un primo accessit è decretato ad ANGELO BROFFERIO, per l'opera inedita, che s'intitola: Mitologia psicologica.

<< Un secondo accessit è decretato a NAPOLEONE CAIX, per l'opera recentemente pubblicata, Sulle origini del linguaggio poetico italiano.

<< Sono inoltre conferite tre menzioni onorevoli: la prima a MosÈ LATTES, per

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l'opera, parte a stampa e parte inedita, che s'intitola: Saggi di giunte e correzioni al lessico talmudico; la seconda ad ENEA PICCOLOMINI, per gli Estratti inediti dai codici greci della R. Biblioteca Mediceo-Laurenziana, editi e illustrati da lui; e la terza a LODOVICO NOCENTINI per la traduzione dal cinese delle Amplificazioni del Santo Editto fatte dall' Imperatore Yun-cen».

Il Socio HENZEN, relatore della Commissione pel concorso al premio reale sull'Archeologia, espone in nome della Commissione stessa la conclusione seguente: che il premio di lire diecimila sia conferito a RODOLFO LANCIANI per la sua opera intitolata: Topografia di Roma antica. I comentarii di Frontino intorno le acque e gli aquedotti. Silloge epigrafica aquaria.

Il Socio CARUTTI, relatore per la Commissione incaricata di riferire sui lavori presentati per concorrere ai premî banditi dal Ministero di pubblica istruzione col r. Decreto 27 aprile 1879 (Classe di scienze morali), propone in nome della Commissione che vengano conferiti i premî e le menzioni onorevoli seguenti:

<< Per la Storia: il premio di lire tremila, al prof. CARLO GIAMBELLI, per la sua opera intitolata Gli scrittori della Storia Augusta, studiati principalmente nelle loro fonti.

<< E la menzione onorevole allo scritto sopra Alfano I arcivescovo di Salerno, del prof. MICHELANGELO SCHIPA, e all'opera del prof. CARLO FALLETTI-FOSSATI, intitolata: La politica di Siena dal 1494 al 1530.

<< Per l'Economia politica: al prof. ANDREA BALLETTI, a titolo d'incoraggiamento, le lire tremila del premio, pel suo lavoro intitolato: Gaspare Scaruff.

<< Per la Filologia, menzione onorevole al lavoro anonimo, col motto: Vanitas vanitatum et omnia vanitas, e intitolato : Sulla lingua per gl'italiani, ovvero lingua italiana, toscana o fiorentina? e al lavoro parimenti anonimo, col motto: Habent sua fata libelli, e intitolato : Studio sulle questioni Catulliane ».

Il Socio ROSSETTI, relatore della Commissione incaricata di riferire sui lavori presentati per concorrere ai premî ministeriali anzidetti (Classe di scienze fisiche), espone in nome della Commissione stessa le conclusioni seguenti:

<< Che venga assegnato un intero premio di lire tremila al prof. ADOLFO BARTOLI per le sue due Memorie: 1 Su d'un' apparecchio per la determinazione dell'equivalente meccanico del calore. 2 Le leggi delle polarità galvaniche:

«Che a titolo d'incoraggiamento venga accordata la terza parte di un premio, cioè lire 1000, ad ognuno dei tre seguenti:

« Prof. G. ASCOLI, per la sua Memoria: Sulle serie trigonometriche a due variabili;

<< Prof. GAETANO LICOPOLI, per alcune parti della sua Memoria stampata: Gli stomi e le glandole nelle piante;

« Prof. DANTE PANTANELLI, per la sua Memoria: I diaspri della Toscana ed i loro fossili.

Il Socio Cossa, relatore della Commissione esaminatrice dei lavori presentati per concorrere al premio Cossa sul seguente tema: Storia critica delle teorie finanziarie

in Italia, nei secoli XVI, XVII, XVIII, e nella prima età del secolo XIX, espone in nome della Commissione stessa la conclusione seguente:

<< Che il premio di lire mille sia conferito all'autore anonimo del lavoro accompagnato col motto: Omnia vincit labor.

Essendo sorta discussione intorno alla divisibilità del premio reale, l'Accademia approva le seguenti due deliberazioni:

1° Che il premio reale si possa ripartire tra due lavori di merito pari, allorquando essi vertano sopra materie distinte, e ciascuno di essi sia stato giudicato degno di tutto il premio.

2o Che non si possa fare ripartizione di premio reale tra Memorie comunque pregevoli, ma delle quali ciascuna non fosse giudicata per sè meritevole dell'intiero premio.

Il PRESIDENTE pone quindi ai voti le conclusioni delle Commissioni anzidette, le quali sono approvate dall'Accademia.

Procedutosi in seguito all'apertura delle schede segrete che accompagnavano le due Memorie premiate con menzione onorevole, e quella cui venne conferito il premio Cossa, si riconobbe, che la Memoria portante il motto: Vanitas vanitatum et omnia vanitas, apparteneva al sig. GIOVANNI BERNARDI professore al r. Istituto tecnico di Alessandria; quella portante il motto: Habent sua fata libelli, ad autore, che anche nella scheda conserva l'anonimo, essendovisi trovato scritto: da dirigere al Preside del r. Liceo di Piacenza, e nient'altro. Si riconobbe egualmente che la Memoria presentata al concorso Cossa col motto Omnia vincit labor, apparteneva al sig. GIUSEPPE RICCA, professore di economia politica nella r. Università di Modena.

I PRESIDENTE espone all'Accademia di avere in udienza del 3 dicembre preso gli ordini di S. M. rispetto ai premî reali da conferirsi dopo il 1883. In conseguenza di che il programma dei premi stessi dal 1881 al 1889 resta fissato nel tenore riferito in fondo al presente verbale.

Il PRESIDENTE dichiara ancora che S. M. desidera l'avviso dell'Accademia intorno alle variazioni che fossero da introdursi nel programma dopo il 1889. L'Accademia considerando che col 1883 si compie il primo sessennio di prova, nel quale le diverse scienze vennero per turno considerate dal programma, e che solo al fine del sessennio l'esperimento del programma attuale sarà completo, delibera di nominare una Commissione, la quale debba proporre le variazioni che crederà opportune dal 1890 in avanti. Dopo di ciò fu approvato il tema del premio Carpi pel 1882; sicchè i programmi dei premi che l'Accademia è incaricata di conferire, rimangono determinati come segue: I. PREMI DI S. M. IL RE UMBERTO per gli anni 1881-89.

I. I due premî di S. M. il RE UMBERTO, di L. 10,000 ciascuno, saranno conferiti alle due migliori Memorie o Scoperte, delle quali l'una riguardi le scienze fisiche, matematiche e naturali, l'altra le scienze morali, storiche e filologiche.

II. L'Autore dovrà essere italiano, e trasmettere alla r. Accademia lo scritto, o far conoscere la scoperta prima dei termini seguenti:

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