Opere dell'ab: Pietro Metastasio conforme l'edizione di Lucca del 1781 ...A spese di N. Carli, e comp:o, 1814 |
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Abramo Addio affanno affetti Agenore Alceo Alcide Ales alfin alma amante Amas Amestri amico Amil Amilcare Aminta amor Apoll Assiria Attilia bella Beroe Brad Bradamante brama Bubaste Cain cangia caro Cartago ch'io Ciel ciglio Cleanto Clel Clot crudel d'amor deggio degno Egeria Ersilia Euterpe felice fido figlio finor fuggir funesto genitor Gius Ibid Imeneo ingrato intanto Ircano Ismene istesso l'alma labbro Larissa lascia Lean Leango lieto Lisinga Melp merto Minteo Mirteo nemico Nitteti Numi Oh Dio oppresso opra Oraz pace padre Parla pastor periglio petto piacer piangi pianto piè pietà Porsenna Prence Principessa puoi ragion Romolo Ruggiero Sammete sarà SCENA VII Scit Scitalce sdegno Semiramide Sibari Signor Siveno soffrir sospiri sperar sposo Tamiri Tarq Tarquinio tremar trono troppo vede veggo virtù vuoi
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Side 294 - Se a ciascun l'interno affanno si leggesse in fronte scritto, quanti mai, che invidia fanno, ci farebbero pietà!
Side 138 - Fate che sempre in esse la costanza, la fè, la gloria alberghi, la giustizia, il valore. E se giammai minaccia al Campidoglio alcun astro maligno influssi rei, ecco Regolo, o Dei: Regolo solo sia la vittima vostra; e si consumi tutta l'ira del Ciel sul capo mio. Ma Roma illesa Ah, qui si piange: addio.
Side 138 - Questo suol, questi tetti, e queste mura. Fate che sempre in esse La costanza, la fé, la gloria alberghi, La giustizia, il valore. E se giammai Minaccia al Campidoglio Alcun astro maligno influssi rei, Ecco Regolo, o Dei: Regolo solo Sia la vittima vostra; e si consumi Tutta l'ira del Ciel sul capo mio. Ma Roma illesa... Ah qui si piange! Addio.
Side 487 - Pallade in seno, e Citerea nel volto. Vicino al lato suo siedono al paro Con la dolce consorte il genitore, Coppia gentil d'illustre sangue e chiaro.
Side 473 - Se trovi il caro oggetto, Digli che sei sospiro ; Ma non gli dir di chi. Limpido ruscelletto, Se mai t' incontri in lei, Dille che pianto sei ; Ma non le dir qual ciglio Crescer ti fe
Side 463 - Per que' bei labbri Lo giuro, o mio tesoro, In cui del mio destin le leggi adoro. Bei labbri che Amore Formò per suo nido, Non ho più timore. Vi credo, mi fido: Giuraste d'amarmi; Mi basta così.
Side 340 - Dovunque il guardo giro, immenso Dio, ti vedo: nell'opre tue t'ammiro, ti riconosco in me. La terra, il mar, le sfere parlan del tuo potere: tu sei per tutto; e noi tutti viviamo in te. Madd. Giovanni, anch'io lo so, per tutto è Dio; ma intanto ai nostri sguardi più visibil non è. Dov'è quel volto consolator de...
Side 138 - Romani, addio. Siano i congedi estremi degni di noi. Lode agli Dei, vi lascio, e vi lascio Romani. Ah, conservate illibato il gran nome; e voi sarete gli arbitri della terra; e il mondo intero roman diventerà. Numi custodi di...