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III.

RAFFAELLO FORNACIARI, Metafore di moda; Roma 1888. (Estr. dalla Nuova Antologia).

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Il professore Fornaciari leva la voce contro il "frasario convenzionale, della prosa contemporanea; ma più specialmente contro " una parte di esso, che è di gran lunga la maggiore e la peggiore, cioè l'eccessivo metaforeggiare scientifico o tecnico, che voglia chiamarsi Sono metafore" per la più larga parte, dovute " alla fisica, alla storia naturale, alla meccanica, e insomma alle scienze della materia,; altre somministrate, dalla medicina: altre si possono spigolare, dalle scienze matematiche, meccaniche, astronomiche. Non sono poche le voci filosofiche o fornite dalle scienze economiche e politiche, dalla letteratura, dalle arti del disegno, dalla musica, dai mestieri, dalla professione della guerra, dalla religione; nè mancano metafore, che "la storia e certi fatti, usanze, credenze, formole storiche o mitologiche hanno somministrate,. È lungo l'elenco „, che il Fornaciari ha compilato circa dugentoquaranta, tale da fare, a primo sguardo, una certa impressione.

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Io non intendo punto entrare in disputa con l'egregio professore intorno alle cagioni, delle quali

alcune accennate da lui medesimo, del presente metaforeggiare; nè opporrò ai suoi lamenti, per ciò che egli chiama abuso, il fatto, da lui medesimo riconosciuto più volte, dell'uso: nemmeno mi dorrò che, avendo accennato a un modernissimo seicentismo, non abbia poi curato di cercare e raccogliere, che non gli sarebbe stato difficile, vere metafore modernissime seicentistiche. Altra è l'intenzione mia. Io ho notato che egli censura più particolarmente frasi di Giosuè Carducci, di Isidoro Del Lungo, di Giovanni Mestica senza citarli!-; che moltissime delle metafore da lui condannate sono usate da Marco Tabarrini, che non nomina, e da Terenzio Mamiani, che propone a modello di stile. E mi sono domandato e mi domando:- A chi dunque dobbiamo credere? Al professore Fornaciari, il quale ha scritto solo di materia letteraria, e quasi sempre in servigio delle scuole, o a quegli altri valentuomini, che per il maggior numero e, sopra tutto, per la qualità delle loro opere, che trattan soggetti ben altrimenti vari e vasti, sono reputati gli scrittori più autorevoli d'Italia? Chi dovremo seguire, Raffaello Fornaciari accademico della Crusca, oppure Giosuè Carducci, Marco Tabarrini, Isidoro Del Lungo, Terenzio Mamiani accademici della Crusca? Staremo noi col professore di lettere italiane in un liceo di Firenze, o col capo dell'istruzione classica del Regno, (') o col presidente del collegio degli esaminatori, cui spetta per instituto di piangere ogni anno a calde lagrime su la decadenza degli studi in genere e della nostra bella lingua in ispecie, e che ha offerto a' giovani le Vite degl'illustri contemporanei? Ardua questione, che io non tenterò di risolvere,

(1) Allora era il Mestica.

Ma perchè il Fornaciari accenna a' nostri giovani e si volge in verità ai professori di lettere negl' Istituti secondari, mi sembra utile presentare ai miei colleghi e anche agli scolari - se qualche scolaro studioso mi leggerà insieme con l'accusa, la scusa, o, se si vuole, la difesa; porre, cioè, accanto a ciascuna " metafora di moda „ da lui segnata all'abbominazione e all'obbrobrio, gli esempi dell'uso, che di essa ha fatto qualcuno de' cinque reputatissimi scrittori già ricordati, e talora egli, il Fornaciari. (') Solo così, io credo, si può riescire a trovare" con cognizione di causa „ il torto e il diritto del non si può pronunziato dal collega fiorentino.

Abdicare. Tabarrini, Studi, VIII: La scuola... non sembri aver abdicato le sue dottrine. Vite, 57: Tanto addicava di sua personalità; 79: Abdicare ai diritti sacri della ragione.

Affermarsi. Del Lungo, Dell'esilio di Dante, 27: Ed è questa Italia che nel 1865 si affermò, e, direi, si giurò nel cospetto di Dante. Dante ne' tempi di Dante, 17: La nobiltà non trovò mai la via di affermarsi. Dino Compagni, I, 113; L'iniziatore di quella estrema affermazione del diritto borghese. Carducci, Studi letterari, 54: Quel certo favoreggiamento che le libertà civili ebbero nel loro primo contendere ad affermarsi dalla politica dei papi; 81: Dal primo affermarsi delle signorie in prin

(1) Le metafore notate dal Fornaciari, di cui non reco esempi, sono: anemia, Bohême, centripeto e centrifugo, crittogama, chiave di volta, crescendo, contingente, Cenacolo, determinante, diapason, fosforescenza, fotografare, flora e fauna, fantaccino (c'è soldato), fenice (ma Laura fu chiamata dal Petrarca fenice) gravitare, gamma, incubo, incognita, ingranaggio, linea, letteralmente per affatto, miraggio, molla, mozione, macchietta, marcia, orgasmo, ordine del giorno, periodo acuto, pletora, parola d'ordine, questione pregiudiziale, ragione diretta o inversa o composta, roteggio, rialzo e ribasso, selezione, sagoma, scongiurare, vivisezione e qualche altra. Alcune sono pretti francesismi, alcune proprie del linguaggio parlamentare e giornalistico; ad ogni modo, se del maggior numero non ho trovato esempi ne' miei testi, ciò non significa che un più attento lettore non ve ne possa trovare.

cipati regionali; 119: Parve che la patria nostra... intendesse... a chiarirsi ed affermarsi nazione. Tabarrini, G. Capponi, 255: L'idea della libertà e dell'indipendenza... si affermasse risolutamente.

Afflato. Carducci, Studi, 14: Partecipò dell'ispirazione o dell'afflato orientale; 156: Afflato lirico; 174: V'è dell'afflato mistico. Mestica, Manuale, II, 360: Non sentì il potente afflato delle rivoluzioni; 815: Afflato della vita reale.

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Alluvione. Carducci, Opera di Dante, 45: Il lungo verno della barbarie avea negli strati delle alluvioni dei popoli maturato questo germe. Studi, 70: Quel popolo grasso del secolo XVI, che finì di coprire con la sua alluvione il popolo vecchio. Jauffré Rudel, 29: Una forte feconda stratificazione romana, con sopra un'alluvione visigota.

All'unisono. Tabarrini, Vite, 355; Si trovava all'unisono con lei (la Francia).

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Ambiente, atmosfera. Del Lungo, Dante ne' tempi di D., 119: Quel poco di gentilezza urbana, che i gentili di sangue aveano alla meglio saputa conservare in ambiente così sfavorevole. Carducci, Bozzetti critici, 237: In quell'atmosfera, la giovinezza... del Mameli spandeva i suoi effluvii ideali. Conversazioni critiche, 157: Al mutar dell'ambiente delle età diverse. Tabarrini, Studi, 217: Anche in quella atmosfera di santuario, che delitti! G. Capponi, 281: L'ambiente in cui visse nei diversi tempi della sua vita. Vite, 371: Viveva poco nel mutabile ambiente della Camera. Mamiani, Del Papato, 282: Si conducono a vivere e ad insegnare in un ambiente; 324: Pio VII, condotto dai tempi e dall'ambiente in cui viveva. Mestica, U. Foscolo, cxxIII: L'ambiente politico s'impadronisce anche del Foscolo.

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Analisi, sintesi. Mamiani, Del Papato, 35: Il distillato supremo che da un secolo a questa parte si cava dalle analisi bibliche. Poesie e prose scelte, 128: Sintesi ultima delle sue stupende teoriche; 131: Sintetica noi desideriamo, e non eclettica la filosofia; 394: Al lume diretto delle analisi psicologiche. Del Lungo, Dino, 164: La sintesi poetica.... procede per colpi gagliardi.... Sta all'analisi dello storico rintracciare e rilevare

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gli elementi di quella sintesi: 403: Prima che il Machiavelli vi portasse la fredda analisi delle sue argomentazioni politiche. Carducci, Confessioni e battaglie, I, 91: Essersene fatto con la meditazione una sintesi propria. Studi, 12: Nella analisi della lotta de' due Adami entro l'uomo; 14: Lo scompaginarsi della sintesi grammaticale; 69: E questo contrasto ei lo prese ad analizzare e a svolgere sottilmente. Bozzetti lett., 470: Ricongiungendo... in una pratica sintesi arte e scienza. Tabarrini, Vite, 31: Analizzando il pensiero dello scrittore; 90: La sua mente potente con sintesi maravigliosa; 93: Studia con sottile analisi; 315: Dedurre con sintesi coraggiosa il concetto unitario. Studi, 7: La sintesi di storia nazionale... si dirà forse che non c'è ancora bastante apparecchio, e che i lavori d'analisi...; 18: Lavori analitici minuti; 245: La gran sintesi cattolica del medio evo. G. Capponi, 245: Il suo pensiero si manifestava per lo più in una forma sintetica e comprensiva, che supponeva un'analisi interiore. Fornaciari, Studi, su Dante, 144: In questo sistema è un'ingegnosa analisi, ma forse difetta la sintesi.

Antitesi. Tabarrini, Vite, 102: Quanto al fondo delle dottrine dei due filosofi, i più tengono che stiano tra loro in antitesi; 374: Egli era l'antitesi del cortigiano. Carducci, Studi, 397: (Il madrigale) fu l'antitesi della finzione cavalleresca. Conversaz., 137: L'antitesi di Atta Troll è il Heine stesso. Mestica, Manuale, II, 15: Che la lirica leopardiana... sia tutta un'antitesi storica fra l'antica e la moderna vita umana.

Apogeo. Tabarrini, Studi, 231: L'iniziativa e la tutela ecclesiastica aveano ormai tocco il suo apogeo. Carducci, Confess., 378: Io allora nell'apogeo del classicismo greco-romano. Mestica, U. Foscolo, cxxvI: Quella fama veramente popolare toccò in Venezia l'apogeo ai primi di gennaio.

Apostolo, apostolato. Tabarrini, Vite, 333: A farsi degno di quest'alto apostolato. Studi, 21: Cercano nella storia i precursori di loro apostolati. Carducci, Confess., I, 24: Quando gli apostoli e gli eroi (Mazzini e Garibaldi) c'infervoravano a quel modo.

Appello, fare appello. Carducci, Confess., I, 117: Appellarsi

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