Billeder på siden
PDF
ePub

L'anno seguente Archia di Corinto, e del lignaggio d' Ercole venne a Siracusa, e sbarcatavi molta gente de' suoi, e

dell' XI Olimpiade: In Sicilia Naxus conditur. Marziano Eracleense lasciò scritto della Sicilia:

post hæc græcas

Habuit urbes, ut ferunt post bella Trojana
Quinta decima ætate, Teocle classem

[ocr errors]

....

A Calcidensibus accipiente Quest'epoca risponde a 448 anni dopo la presa di Troja, e Roma era già fondata da 17 anni. Fazello adunque errò stranamente ne' suoi calcoli di circa 1133 anni, e Teocle venne a fondar Nasso l'anno del mondo 3319, e non l'anno 4453. Da questi calcoli appare, che Fazello si attenne alla cronologia d' Eusebio, e fe' caso eziandio de' supposti libri di Beroso, che Annio da Viterbo con grave danno del vero, osò pubblicare, infettando la religiosità della storia. A tutti è noto però, che fra il testo Greco, l'Ebraico, il Samaritano e la Volgata delle Sacre carte, vi corre il divario di più di mille cinquecent'anni, onde può difendere ogni scrittore l'opinion sua coll' autorità del testo, che segue a preferenza degli altri. Usserio seguendo religiosamente il testo ebraico, pone la venuta di Cristo nell' anno 4004 del mondo, il testo Samaritano e gli autori inde' Dori occidentali prese d' assalto quella chiara città prima degli Etolj, e poscia dai Siculi per 300 anni abitata, costringendo i Siculi a ritirarsi nell'interno dell'Isola, dopo averne fatto strage. Ed ecco il modo unanime delle antiche e delle

glesi della Storia universale la pongono l'anno del mondo 4505, la versione dei settanta l'an5270, il P. Pezton allargando più d'ogn'altro lo spazio de' tempi la fissa nell'anno 5873, cosicchè fra l'Usserio e lui s'incontra la differenza di 1869 anni in meno di sei secoli. La Chiesa primitiva d'Antiochia annoverava quasi 6000 anni dalla creazione del mondo a' suoi tempi, ossia alla nascita del Redentore. Giulio Affricano, Lattanzio, e la Chiesa greca ridussero questo numero a 5500. Eusebio fu contento di 5200 anni. Quiesti calcoli erano fondati sulla versione dei Settanta, che fu ricevuta universalmente nei primi sei secoli dell'Era nostra. L'autorità della Volgata, ed il testo Ebreo fecero adottare sì da' Cattolici, che da' Protestanti un periodo di circa 4000 anni prima dell' Era volgare; ma lo studio della storia profana s'imbarazza non rade volte in questo ristretto numero d'anni, che mal corrisponde alle antichità rammentate dagli Scrittori.

,

[ocr errors]

moderne invasioni sulle terre oltramarine. Siracusa a que' dì non era cinta di mura, che in quella picciola parte chiamata Omothermona dagli Etolj, Ortigia da poi, e Nasso da' Greci, che significa isola; ed è certo mirabil cosa l'avvertire come siasi oggidì ridotta Siracusa allo stato, in cui Teocle la ritrovò più di 25 secoli fa sotto i Siculi, che co' Morgeti dall' Italia e dalle sponde del Liri o Garigliano vennero a discacciare i Sicani antichissimi, e fecero mutar nome alla Sicilia per la terza volta. Furono poscia ad Ortigia dall' accorsa moltitudine aggiunte Acradina, Tica, e Napoli, per cui Siracuse si denominarono le quattro parti, che l'immensa Città componevano, e questa si fu la seconda da' Greci occupata. Sett'anni dopo la presa di Siracusa fattasi da' Corintj, vollero seguirne l'esempio i Calcidesi, ed assaliti e superati i Sicoli, da Leontino gli discacciarono, e nel tempo stesso gli altri Calcidesi, che a Nasso dimoravano, astretti dall' inclemenza dell' aere morboso ad abbandonare quella prima colonia sotto il comando d' Evarco o di Catano s'impadronirono di Catania, e fecero parimente fuggire i Sicoli, e ritrarsi ne' monti più remoti. Convien dire che la fama di sì felici conquiste risuonasse per tutta Grecia, come quella dell' Asia e dell' America in Europa, laonde parti Lampi, o Lami da Megara, e sul fiume Pantagía, ora detto la Bruca, fondò Protilio. Fu poi Lampi eletto a reggere la Repubblica di Leontino, e male amministrandola, lo discacciarono i Calcidesi, ed egli nella penisola di Tapso, ora Manglisi, fondò un'altra città, cui diede il nome stesso del luogo. I Megaresi da Tapso partirono dopo la morte di Lampi, e sotto la scorta d' Iblone Re de' Sicoli, e traditore del proprio paese, occuparono l'Ibla de' Sicoli, e dalla loro patria la dissero Megara. Ma 140 anni, dopo aver conquistata Ibla, i Megaresi, una nuova colonia dalla loro metropoli venne sotto gli auspicj di Pammilio, ed a' primi congiuntasi con mano militare invase Selinunte, ora terra de' Palici, nel lato di mezzogiorno, città da' Fenicj fondata, e se ne rese assoluta padrona. Abitata Ibla da' Megaresi per lo spazio di dugento quarantacinque anni, cadde poscia sotto l'armi di Gelone Re di Siracusa, che da' fondamenti la rovind, e per tal modo cominciarono i Greci stessi ad accapigliarsi e distruggersi fra loro , vendicando nel proprio sangue le ingurie già fatte a' primi innocenti abitatori della Sicilia. Furono adunque e saranno mai sempre simili a se stessi gli uomini usurpatori, e sotto questo aspetto non meritano i Greci d'essere da' barbari distinti. Correvano già quarantacinque anni, dacchè Siracusa erasi occupata da Archia, allorchè Antifemo Rodiotto, ed Entimo Cretese in social vincolo ristretti guidarono una colonia di Rodj, ch'erano di Lindo, ed una di Cretesi nella Sicilia, ed alla foce del fiume Gela vi fondarono la città di questo nome. I Geloi medesimi

« ForrigeFortsæt »