Billeder på siden
PDF
ePub

LA MATERIA

DELL'ARCADIA DEL SANNAZARO

STUDIO

DI FRANCESCO TORRACA

GET SPERA

CITTÀ DI CASTELLO

S. LAPI TIPOGRAFO EDITORE

PROPRIETÀ LETTERARIA

I.

Secondo il Sansovino, il Sannazaro intitolò il suo libro L'Arcadia "perciocchè questa Regione, posta nel Pelopponeso, è molto dilettevole, e piena di montagne, e di bellissimi prati, e di acque abbondevole.... Scrive Plinio che il paese è montuoso, e che vi sono asini i più belli, ed i più grandi del mondo. Vi è il fiume Erimanto, e la palude Lernea. Dice Polibio che gli uomini del paese s'esercitavano nella musica, e cantavano Inni agli Eroi: ma che, avendo poi Filosseno, e Timoteo insegnato loro le discipline, facevano i giuochi co' canti, e coi cori al padre Libero, non per cagion di morbidezza, ma per addolcir l'asprezza delle fatiche loro; essendo essi avezzi alla vita pastorale e rustica. Per questa cagione il Sannazaro, affettando un bel titolo secondo l'uso degli scrittori, e vedendo il soggetto del suo libro conforme all'usanza di

TORRACA.

quella Provincia, chiamò il suo libro l'Arcadia.1 Però l'Arcadia reale, la regione del Peloponneso, è assai differente dal paese delizioso, che, al solo sentir questo nome, sogliamo immaginarci; e, cosa più importante, i poeti bucolici più antichi, pure alludendo al fatto che, da tempi remotissimi, proprio presso al monte Menalo era stato in fiore il culto del dio Pan; pure giovandosi della fama di grande abilità musicale, di cui godevano gli abitanti di essa, non pensarono punto a dipingerla con leggiadri colori, e neppure a trasportarvi le scene e i personaggi di cui cantavano. Virgilio accenna più volte, nella Bucolica, ai pastori arcadi come a valenti musici, e nella X egloga fa che Pan in persona, Pan deus Arcadiae vada a consolar Gallo, e che questi dica:

tamen cantabitis, Arcades,

montibus haec vostris, soli cantare periti
Arcades;

ma niente più: Calpurnio e Nemesiano non parlano dell'Arcadia. Fu il Sannazaro, che, primo, immaginò di collocare le persone del suo racconto in Arcadia, e di descriver questa come un paese amenissimo, sede della pace e della innocenza. 2

1 V. l'ed. Cominiana delle opere volgari di IACOPO SAnnaZARO, p. 322.

[ocr errors]

2 V. MAHAFFY, Rambles and studies in Greece, London, 1878, I, p. 324: We reach the year 1500 vithout any trace of a poetical Arcadia. But at that very time it was being created by the single work of a single man. The celebrated Iacopo Sannazaro... immortalized his grief in a pastoral medley of prose description and idyllic complaint called Arcadia, and sug

« ForrigeFortsæt »