Orazio lirico: studiLe Monnier, 1920 - 844 sider |
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Side 176
... filosofi , e δεῖ τὸν φιλόσοφον πολιτεύεσθαι ( 3 ) suona in quest'età quasi scherno , chè al filosofo è chiusa la grande politica e aperta solo la via a magistrature cittadine , cioè muni- cipali . La sola questione che abbia ancor senso ...
... filosofi , e δεῖ τὸν φιλόσοφον πολιτεύεσθαι ( 3 ) suona in quest'età quasi scherno , chè al filosofo è chiusa la grande politica e aperta solo la via a magistrature cittadine , cioè muni- cipali . La sola questione che abbia ancor senso ...
Side 177
... filosofi cinici cioè da seguaci di quella scuola che più completamente prescindeva dal- l'esistenza della città ; la vecchia etica cittadina era morta con il decadere della città a municipio ; una nuova etica civile e statale non si era ...
... filosofi cinici cioè da seguaci di quella scuola che più completamente prescindeva dal- l'esistenza della città ; la vecchia etica cittadina era morta con il decadere della città a municipio ; una nuova etica civile e statale non si era ...
Side 203
... filosofi fanno vedere che Orazio attinge qui i suoi motivi a letteratura del tempo ellenistico , non dicono a qual genere lette- rario . È venuto ora il momento di chiederlo . Questo problema si ricollega con l'altro , se Orazio derivi ...
... filosofi fanno vedere che Orazio attinge qui i suoi motivi a letteratura del tempo ellenistico , non dicono a qual genere lette- rario . È venuto ora il momento di chiederlo . Questo problema si ricollega con l'altro , se Orazio derivi ...
Side 204
... filosofi da strapazzo usavano nel disputare per le piazze . Sarebbe assurdo supporre che Orazio nello scri- vere le Odi avesse del tutto dimenticato gli scrittori di diatribe cari alla sua giovinezza . Rimane solo il dubbio , se egli ...
... filosofi da strapazzo usavano nel disputare per le piazze . Sarebbe assurdo supporre che Orazio nello scri- vere le Odi avesse del tutto dimenticato gli scrittori di diatribe cari alla sua giovinezza . Rimane solo il dubbio , se egli ...
Side 205
... filosofi ellenistici , p . e . Cleante , qualche citazione di versi sentenziosi di tragici , di Eschilo e di Euripide , o anche di Focilide o anche di una delle raccolte che andavano sotto il nome di Simonide , non mutano il carattere ...
... filosofi ellenistici , p . e . Cleante , qualche citazione di versi sentenziosi di tragici , di Eschilo e di Euripide , o anche di Focilide o anche di una delle raccolte che andavano sotto il nome di Simonide , non mutano il carattere ...
Andre udgaver - Se alle
Almindelige termer og sætninger
abbiamo adopra Afrodite Alceo Alcmane alessandrina amore Anacreonte antichi appunto Archiloco Asclepiade assai Augusto Bacchilide buon Callimaco canto carme carme secolare celebre Cercida certo chè Cicerone citato cittadini composto confronto convito credere culto dèi dell'età dinanzi Dione divinità donna ellenistica Ennio epico epicureo epigrammi epodo erano esametri Esiodo esso Euripide fanciulla filosofi forma frammenti greca imita immagini inno KIESSLING-HEINZE l'epigramma l'ode legge lesbia lettore libro lirica mente modello moderni morte mostra motivo Muse narra nome nuovo Omero oraziana Orazio Orazio abbia pare parla parole passo pensare pensiero Pindaro piuttosto poesia ellenistica poeta popolo Posidippo principio Properzio proprio pure quest'ode raccolta ragione romana scrive secolo segue sembra senso sentimento soltanto stile Stoici strofa Teocrito Teognide Tibullo troppo veduto verso vino Virgilio WILAMOWITZ Zeus zione γὰρ δὲ ἐν καὶ μὲν τὰ τε τὴν τὸ τὸν τῶν ὡς
Populære passager
Side 37 - Pauperiem sine dote quaero. Non est meum si mugiat Africis Malus procellis ad miseras preces Decurrere, et votis pacisci Ne Cypriae Tyriaeque merces eo Addant avaro divitias mari : Tune me biremis praesidio scaphae Tutum per Aegaeos tumultus Aura feret geminusque Pollux.
Side 489 - Romanorum pudet uxorem ducere in convivium ? aut cujus materfamilias non primum locum tenet aedium, atque in celebritate versatur? Quod multo fit aliter in Graecia : nam neque in convivium adhibetur, nisi propinquorum ; neque sedet, nisi in interiore parte aedium, quae gynaeconitis appellatur, quo nemo accedit , nisi propinqua cognatione conjunctus.
Side 215 - Lusisti satis, edisti satis atque bibisti : Tempus abire tibi est, ne potum largius aequo Rideat et pulset lasciva decentius aetas.
Side 319 - Olympo. Illo Vergilium me tempore dulcis alebat Parthenope, studiis florentem ignobilis oti, Carmina qui lusi pastorum audaxque iuventa, 565 Tityre, te patulae cecini sub tegmine fagi.
Side 173 - Latonamque supremo dilectam penitus lovi; vos laetam fluviis et nemorum coma, 5 quaecumque aut gelido prominet Algido, nigris aut Erymanthi silvis aut viridis Cragi; vos Tempe totidem tollite laudibus natalemque, mares, Delon Apollinis 10 insignemque pharetra fraternaque umerum lyra. Hic bellum lacrimosum, hic miseram famem pestemque a populo et principe Caesare in Persas atque Britannos vestra motus aget prece.
Side 725 - Ibimus, o socii comitesque ! Nil desperandum Teucro duce et auspice Teucro : Certus enim promisit Apollo Ambiguam tellure nova Salamina futuram. O fortes, pejoraque passi 30 Mecum saepe viri, nunc vino pellite curas ; Cras ingens iterabimus aequor.
Side 314 - Cum canerem reges et proelia, Cynthius aurem vellit et admonuit: «Pastorem, Tityre, pinguis pascere oportet ovis, deductum dicere carmen.
Side 388 - Christum, genus hominum seditiosissimum, vanissimum, iniuriosissimum, civitas opulenta, dives, fecunda, in qua nemo vivat otiosus. alii vitrum confiant, alus charla conficitur, alii linifiones, «sornnes certe cuiuscumque artis et videntur et habentur.
Side 316 - Tydiden superis parem ? Nos convivia, nos proelia virginum Sectis in iuvenes unguibus acrium Cantamus vacui, sive quid urimur, Non praeter solitum leves.
Side 357 - ... floribus. sed cur heu, Ligurine, cur manat rara meas lacrima per genas ? cur facunda parum decoro inter verba cadit lingua silentio ? nocturnis ego somniis iam captum teneo, iam volucrem sequor te per gramina Martii Campi, te per aquas, dure, volubiles.