Orazio lirico: studiLe Monnier, 1920 - 844 sider |
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... dire , possono al più spie- gare la forma , non la sostanza . Se non fossero conser- vate altre testimonianze che questo passo , dovremmo pure indurre da esso che in quel tempo a Roma era in voga un culto dionisiaco in cui erano ...
... dire , possono al più spie- gare la forma , non la sostanza . Se non fossero conser- vate altre testimonianze che questo passo , dovremmo pure indurre da esso che in quel tempo a Roma era in voga un culto dionisiaco in cui erano ...
Side 30
... dire che Orazio ancora nell'anno 30 componeva versi dal punto di vista suo non perfettamente corretti , cercava , quanto alla ritmica , ancora la sua via . Che solo in quegli anni egli si sia arrischiato per la prima volta a riprodurre ...
... dire che Orazio ancora nell'anno 30 componeva versi dal punto di vista suo non perfettamente corretti , cercava , quanto alla ritmica , ancora la sua via . Che solo in quegli anni egli si sia arrischiato per la prima volta a riprodurre ...
Side 32
... dire , quanto tempo dopo ; II , 16 , verso il 27 ; II , 9 , nel 27 o qualche tempo più tardi ; II , 2 , nel 27 o nel 26 ; II , 11 , nel 26 o più tardi ; II , 4 , nel 25 o in tempo posteriore ; le altre odi non si possono datare . Delle ...
... dire , quanto tempo dopo ; II , 16 , verso il 27 ; II , 9 , nel 27 o qualche tempo più tardi ; II , 2 , nel 27 o nel 26 ; II , 11 , nel 26 o più tardi ; II , 4 , nel 25 o in tempo posteriore ; le altre odi non si possono datare . Delle ...
Side 53
... dire così , citava l'epodo suo dell'anno prima . Come in principio egli cita il principio , così nel secondo periodo parafrasa il secondo periodo dell'epodo : contaminato cum grege turpium morbo virorum riaccenna il pensiero che è ...
... dire così , citava l'epodo suo dell'anno prima . Come in principio egli cita il principio , così nel secondo periodo parafrasa il secondo periodo dell'epodo : contaminato cum grege turpium morbo virorum riaccenna il pensiero che è ...
Side 56
... dire che essa fugge ab Italia , perchè la spedizione che finì miseramente ad Azio , doveva in mente sua farla signora dell ' Italia ; nulla ( 1 ) KROMAYER , Herm . XXXIII , 1898 , 59. A contrappesare queste considerazioni non basta l ...
... dire che essa fugge ab Italia , perchè la spedizione che finì miseramente ad Azio , doveva in mente sua farla signora dell ' Italia ; nulla ( 1 ) KROMAYER , Herm . XXXIII , 1898 , 59. A contrappesare queste considerazioni non basta l ...
Andre udgaver - Se alle
Almindelige termer og sætninger
abbiamo adopra Afrodite Alceo Alcmane alessandrina amore Anacreonte antichi appunto Archiloco Asclepiade assai Augusto Bacchilide buon Callimaco canto carme carme secolare celebre Cercida certo chè Cicerone citato cittadini composto confronto convito credere culto dèi dell'età dinanzi Dione divinità donna ellenistica Ennio epico epicureo epigrammi epodo erano esametri Esiodo esso Euripide fanciulla filosofi forma frammenti greca imita immagini inno KIESSLING-HEINZE l'epigramma l'ode legge lesbia lettore libro lirica mente modello moderni morte mostra motivo Muse narra nome nuovo Omero oraziana Orazio Orazio abbia pare parla parole passo pensare pensiero Pindaro piuttosto poesia ellenistica poeta popolo Posidippo principio Properzio proprio pure quest'ode raccolta ragione romana scrive secolo segue sembra senso sentimento soltanto stile Stoici strofa Teocrito Teognide Tibullo troppo veduto verso vino Virgilio WILAMOWITZ Zeus zione γὰρ δὲ ἐν καὶ μὲν τὰ τε τὴν τὸ τὸν τῶν ὡς
Populære passager
Side 37 - Pauperiem sine dote quaero. Non est meum si mugiat Africis Malus procellis ad miseras preces Decurrere, et votis pacisci Ne Cypriae Tyriaeque merces eo Addant avaro divitias mari : Tune me biremis praesidio scaphae Tutum per Aegaeos tumultus Aura feret geminusque Pollux.
Side 489 - Romanorum pudet uxorem ducere in convivium ? aut cujus materfamilias non primum locum tenet aedium, atque in celebritate versatur? Quod multo fit aliter in Graecia : nam neque in convivium adhibetur, nisi propinquorum ; neque sedet, nisi in interiore parte aedium, quae gynaeconitis appellatur, quo nemo accedit , nisi propinqua cognatione conjunctus.
Side 215 - Lusisti satis, edisti satis atque bibisti : Tempus abire tibi est, ne potum largius aequo Rideat et pulset lasciva decentius aetas.
Side 319 - Olympo. Illo Vergilium me tempore dulcis alebat Parthenope, studiis florentem ignobilis oti, Carmina qui lusi pastorum audaxque iuventa, 565 Tityre, te patulae cecini sub tegmine fagi.
Side 173 - Latonamque supremo dilectam penitus lovi; vos laetam fluviis et nemorum coma, 5 quaecumque aut gelido prominet Algido, nigris aut Erymanthi silvis aut viridis Cragi; vos Tempe totidem tollite laudibus natalemque, mares, Delon Apollinis 10 insignemque pharetra fraternaque umerum lyra. Hic bellum lacrimosum, hic miseram famem pestemque a populo et principe Caesare in Persas atque Britannos vestra motus aget prece.
Side 725 - Ibimus, o socii comitesque ! Nil desperandum Teucro duce et auspice Teucro : Certus enim promisit Apollo Ambiguam tellure nova Salamina futuram. O fortes, pejoraque passi 30 Mecum saepe viri, nunc vino pellite curas ; Cras ingens iterabimus aequor.
Side 314 - Cum canerem reges et proelia, Cynthius aurem vellit et admonuit: «Pastorem, Tityre, pinguis pascere oportet ovis, deductum dicere carmen.
Side 388 - Christum, genus hominum seditiosissimum, vanissimum, iniuriosissimum, civitas opulenta, dives, fecunda, in qua nemo vivat otiosus. alii vitrum confiant, alus charla conficitur, alii linifiones, «sornnes certe cuiuscumque artis et videntur et habentur.
Side 316 - Tydiden superis parem ? Nos convivia, nos proelia virginum Sectis in iuvenes unguibus acrium Cantamus vacui, sive quid urimur, Non praeter solitum leves.
Side 357 - ... floribus. sed cur heu, Ligurine, cur manat rara meas lacrima per genas ? cur facunda parum decoro inter verba cadit lingua silentio ? nocturnis ego somniis iam captum teneo, iam volucrem sequor te per gramina Martii Campi, te per aquas, dure, volubiles.