Orazio lirico: studiLe Monnier, 1920 - 844 sider |
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... dei lettisterni . Ma , per quanto ci permette di scorgere la tradizione , as- sai frammentaria e manchevole in questa materia , il let- tisternio ha preso il posto di un rito simile italico , del- l'epulum , nel quale gli dèi italici ...
... dei lettisterni . Ma , per quanto ci permette di scorgere la tradizione , as- sai frammentaria e manchevole in questa materia , il let- tisternio ha preso il posto di un rito simile italico , del- l'epulum , nel quale gli dèi italici ...
Side 64
... dei carmi rinvenuti ora nei papiri fa supporre che l'inno di Alceo fosse altrettanto breve quanto quello di Orazio ... dèi , di aggiungere al nome della persona cui si rivolgono parole supplici , il nome del padre . Anzi egli vela , se ...
... dei carmi rinvenuti ora nei papiri fa supporre che l'inno di Alceo fosse altrettanto breve quanto quello di Orazio ... dèi , di aggiungere al nome della persona cui si rivolgono parole supplici , il nome del padre . Anzi egli vela , se ...
Side 70
... dèi , come espone Cornuto ( 22 , 1 ) . - Di qui in poi però Orazio vuole tornare di nuovo a percorrere la via ... dei teologi non parla dell ' attributo xλéπtyg . CornUTO ( p . 25 , 11 ) s'ingegna a spiegarlo come di colui il quale ...
... dèi , come espone Cornuto ( 22 , 1 ) . - Di qui in poi però Orazio vuole tornare di nuovo a percorrere la via ... dei teologi non parla dell ' attributo xλéπtyg . CornUTO ( p . 25 , 11 ) s'ingegna a spiegarlo come di colui il quale ...
Side 73
... dei malvagi che dei buoni . Il Kiess- ling avrà ragione di negare che la strofa derivi da Alceo , al cui tempo la credenza a premi e pene dopo la morte non era , a dir poco , molto diffusa . Pias animas , laetis se- dibus par quasi ...
... dei malvagi che dei buoni . Il Kiess- ling avrà ragione di negare che la strofa derivi da Alceo , al cui tempo la credenza a premi e pene dopo la morte non era , a dir poco , molto diffusa . Pias animas , laetis se- dibus par quasi ...
Side 129
... dèi per mano del figlio di lei , per colpa della moglie in- fedele . Come Peleo è nominato da principio in modo che ... dei sostantivi e aggettivi alternati : ǎyva resta a lungo in aria , finchè non ci si accorge quasi con meraviglia che ...
... dèi per mano del figlio di lei , per colpa della moglie in- fedele . Come Peleo è nominato da principio in modo che ... dei sostantivi e aggettivi alternati : ǎyva resta a lungo in aria , finchè non ci si accorge quasi con meraviglia che ...
Andre udgaver - Se alle
Almindelige termer og sætninger
abbiamo adopra Afrodite Alceo Alcmane alessandrina amore Anacreonte antichi appunto Archiloco Asclepiade assai Augusto Bacchilide buon Callimaco canto carme carme secolare celebre Cercida certo chè Cicerone citato cittadini composto confronto convito credere culto dèi dell'età dinanzi Dione divinità donna ellenistica Ennio epico epicureo epigrammi epodo erano esametri Esiodo esso Euripide fanciulla filosofi forma frammenti greca imita immagini inno KIESSLING-HEINZE l'epigramma l'ode legge lesbia lettore libro lirica mente modello moderni morte mostra motivo Muse narra nome nuovo Omero oraziana Orazio Orazio abbia pare parla parole passo pensare pensiero Pindaro piuttosto poesia ellenistica poeta popolo Posidippo principio Properzio proprio pure quest'ode raccolta ragione romana scrive secolo segue sembra senso sentimento soltanto stile Stoici strofa Teocrito Teognide Tibullo troppo veduto verso vino Virgilio WILAMOWITZ Zeus zione γὰρ δὲ ἐν καὶ μὲν τὰ τε τὴν τὸ τὸν τῶν ὡς
Populære passager
Side 37 - Pauperiem sine dote quaero. Non est meum si mugiat Africis Malus procellis ad miseras preces Decurrere, et votis pacisci Ne Cypriae Tyriaeque merces eo Addant avaro divitias mari : Tune me biremis praesidio scaphae Tutum per Aegaeos tumultus Aura feret geminusque Pollux.
Side 489 - Romanorum pudet uxorem ducere in convivium ? aut cujus materfamilias non primum locum tenet aedium, atque in celebritate versatur? Quod multo fit aliter in Graecia : nam neque in convivium adhibetur, nisi propinquorum ; neque sedet, nisi in interiore parte aedium, quae gynaeconitis appellatur, quo nemo accedit , nisi propinqua cognatione conjunctus.
Side 215 - Lusisti satis, edisti satis atque bibisti : Tempus abire tibi est, ne potum largius aequo Rideat et pulset lasciva decentius aetas.
Side 319 - Olympo. Illo Vergilium me tempore dulcis alebat Parthenope, studiis florentem ignobilis oti, Carmina qui lusi pastorum audaxque iuventa, 565 Tityre, te patulae cecini sub tegmine fagi.
Side 173 - Latonamque supremo dilectam penitus lovi; vos laetam fluviis et nemorum coma, 5 quaecumque aut gelido prominet Algido, nigris aut Erymanthi silvis aut viridis Cragi; vos Tempe totidem tollite laudibus natalemque, mares, Delon Apollinis 10 insignemque pharetra fraternaque umerum lyra. Hic bellum lacrimosum, hic miseram famem pestemque a populo et principe Caesare in Persas atque Britannos vestra motus aget prece.
Side 725 - Ibimus, o socii comitesque ! Nil desperandum Teucro duce et auspice Teucro : Certus enim promisit Apollo Ambiguam tellure nova Salamina futuram. O fortes, pejoraque passi 30 Mecum saepe viri, nunc vino pellite curas ; Cras ingens iterabimus aequor.
Side 314 - Cum canerem reges et proelia, Cynthius aurem vellit et admonuit: «Pastorem, Tityre, pinguis pascere oportet ovis, deductum dicere carmen.
Side 388 - Christum, genus hominum seditiosissimum, vanissimum, iniuriosissimum, civitas opulenta, dives, fecunda, in qua nemo vivat otiosus. alii vitrum confiant, alus charla conficitur, alii linifiones, «sornnes certe cuiuscumque artis et videntur et habentur.
Side 316 - Tydiden superis parem ? Nos convivia, nos proelia virginum Sectis in iuvenes unguibus acrium Cantamus vacui, sive quid urimur, Non praeter solitum leves.
Side 357 - ... floribus. sed cur heu, Ligurine, cur manat rara meas lacrima per genas ? cur facunda parum decoro inter verba cadit lingua silentio ? nocturnis ego somniis iam captum teneo, iam volucrem sequor te per gramina Martii Campi, te per aquas, dure, volubiles.