I discorsi dell'arte, poetica, Il padre di famiglia, e L'Aminta

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Ditta G. B. Paravia e comp., 1901 - 305 sider

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Side 19 - Però se -l'avversario d'ogni male cortese i' fu, pensando l'alto effetto che Uscir dovea di lui, e il chi e il quale, non pare indegno ad uomo d'intelletto : ch'ei fu dell'alma Roma e di suo impero nell'empireo ciel per padre eletto ; la quale e il quale, a voler dir lo vero, fur stabiliti per lo loco santo, u
Side 165 - 1 bel tempo rimena, Ei fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, E garrir Progne e pianger Filomena, E primavera candida e vermiglia. Ridono i prati e 'I ciel si rasserena; Giove s'allegra di mirar sua figlia; L'aria e l'acqua e la terra è d'amor piena; Ogni animal d'amar si riconsiglia.
Side 175 - Sovente, allor che su gli estivi ardori Giacean le pecorelle a l'ombra assise, Ne la scorza de' faggi e de gli allori Segnò l'amato nome in mille guise: E de' suoi strani ed infelici amori Gli aspri successi in mille piante incise; E in rileggendo poi le proprie note Rigò di belle lagrime le gote. E
Side 184 - Fui, non so come, a me stesso rapito. A poco a poco nacque nel mio petto, Non so da qual radice, Com'erba suoi che per sé stessa germini, Un incognito affetto 90 Che mi fea desiare D'esser sempre presente A la mia bella Silvia: E bevea da' suoi lumi Un'estranea dolcezza, 95 Che lasciava nel
Side 46 - là venture, là incanti, là opere di crudeltà, di audacia, di cortesia, di generosità: là avvenimenti d'amore, or felici, or infelici, or lieti, or compassionevoli; ma che nondimeno uno sia il poema, che tanta varietà di materie contegna, una la forma e la favola sua, e che tutte queste cose .siano di maniera composte, che l'una l'altra riguardi, l'ima
Side 116 - maestro fa il discente, Si che vostr'arte a Dio quasi è nepote. Da queste due, se tu ti rechi a mente Lo Genesi dal principio, convene Prender sua vita ed avanzar
Side 181 - 1 Ciel benigno ascolta Affettuoso alcun prego mortale, Che venga in queste selve anco tal volta Quegli a cui di me forse or nulla cale, E, rivolgendo gli occhi ove sepolta Giacerà questa spoglia inferma e frale, Tardo premio conceda a
Side 196 - Quindi uscian fuor voci canore e dolci E di cigni e di ninfe e di sirene, Di sirene celesti; e n'uscian suoni Soavi e chiari, e tanto altro diletto, Ch'attonito, godendo ed ammirando, 285 Mi fermai buona pezza. Era su l'uscio, Quasi per guardia de le cose belle,
Side 197 - Uom d'aspetto magnanimo e robusto, Di cui, per quanto intesi, in dubbio stassi S'egli sia miglior duce o cavaliero; 290 Che, con fronte benigna insieme e grave, Con regal cortesia invitò dentro, Ei grande e 'n pregio, me negletto e basso. Oh che sentii? che vidi allora? 1
Side 46 - le sue operazioni assomigliandosi, de la sua divinità viene a partecipare) un poema formar si possa, nel quale, quasi in un picciolo mondo, qui si leggano ordinanze d'eserciti, qui battaglie terrestri e navali, qui espugnazioni di città, scaramucce e duelli, qui giostre, qui descrizioni di

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