In due dei precedenti fascicoli aveva già dato alcuni cenni sulle esplorazioni fatte dall'ardito viaggiatore milanese Renzo Manzoni nell'Arabia meridionale, ripromettendomi sempre di pubblicare al più presto i risultati ottenuti specialmente nel secondo viaggio, eseguito da Aden a San'â per Ta'iz, Mokha, Hodeidah. Ma l'attuazione di questo mio fervido desiderio fu sempre differita, giacchè il viaggiatore stesso non aveva ancora potuto inviarmi i proprii rilievi e il giornale di viaggio. Occupato prima in San'a con un lavoro medicale, poi costretto all'inazione da forti assalti di febbre e da una malattia persistente, ei mi scriveva continuamente che si trovava costretto a ritardare l'adempimento delle sue promesse. In ultimo luogo gli urti avuti colle autorità locali del capoluogo dell'Iemen, costringendolo a ritornare frettolosamente in Aden, troncarono ogni sua disposizione ai lavori geografici. Per ora dunque non mi è consentito di dare qui che alcuni cenni sul secondo viaggio del Manzoni: negli estratti delle lettere dal viaggiatore scrittemi, e riportate più sotto, il lettore avrà un'idea generale dell'itinerario seguito e delle esplorazioni progettate in varie epoche, mentre la carta unita racchiude i risultati sin qui pervenutici delle sue esplorazioni, coll'indicazione approssimativa della via che gl'indichiamo per un nuovo viaggio. La Tavola IV è in gran parte ricavata da una gran carta inedita dell'Iemen e regioni limitrofe, cui allusi precedentemente 2: essa offre un quadro adeguato dello stato attuale delle nostre cognizioni geografiche sull'Arabia meridionale. Il primo viaggio del Manzoni (settembre 1877-aprile 1878) è costrutto secondo i suoi rilievi originali, gentilmente comunicatimi dal capitano Manfredo Camperio: il tracciato da me dato differisce essenzialmente da quello pubblicato nell'Esploratore», giacchè io sottoposi quei rilievi ad una accurata critica, prendendo per base i lavori topografici dello Stevens attorno ad Aden e la posizione astronomica di San'a data da Cruttenden, che differisce da quella del nostro viaggiatore di 7' 30" in latitudine e di 2' 26" in longitudine. 1 V. il n. I di questo volume a pagina 39, ed il n. III, pp. 116-117. 1 V. a pagina 39. GUIDO CORA, Cosmos, vol. 5o, 1878, fasc. IV. 16 Ecco le posizioni date da Niebuhr, Cruttenden, Manzoni : Niebuhr 1 latitud. N. 15° 21', longit. E. Greenw. 43° 58′ 33′′ circa' Non possedendo gli elementi delle osservazioni fatte dal Manzoni, sia nel primo, come nel secondo viaggio, ho dovuto attenermi alle posizioni astronomiche determinate da' suoi predecessori, convenientemente controllate fra di loro. Anche però con questa riserva, i rilievi del viaggiatore sono di un grande pregio, perchè proseguiti quasi sempre in distretti prima di lui inesplorati, sui quali egli diede dei dettagli topografici rilevantissimi. Anche le cifre altimetriche dovrebbero subire il controllo di qualche osservatorio, tanto più essendo state ottenute con un aneroide, istrumento soggetto a molte variazioni; tuttavia, in mancanza di una revisione e per la loro speciale importanza, le ho riportate quali me le trasmise il Manzoni: aggiungo che la quota data per Sana'â è probabilmente la più approssimata al vero, risultando da molteplici osservazioni e da confronti fatti colla pressione barometrica in Aden. Pel ritorno da San'a ad Aden, nel primo viaggio, manchiamo di dati: l'itinerario, a quanto mi scrisse il Manzoni, non differì essenzialmente dall'andata. Il secondo viaggio è forse più importante del primo, od almeno ci potrebbe porgere altri ragguagli di grande interesse per la metà occidentale dell'Iemen meridionale. Intorno ad esso non posseggo per ora che una relazione frammentaria, contenuta nelle sue lettere, ed un catalogo delle sue osservazioni astronomiche e altimetriche, con dati statistici. Da queste prime indicazioni e dallo studio delle esplorazioni fatte in alcuni tratti del suo itinerario o in regioni adiacenti dai viaggiatori precedenti è ricavato il tracciato di questo secondo viaggio, intorno a cui speriamo di poter dare fra qualche tempo un lavoro più adeguato. Le altre parti della carta unita sono ricavate in maggior parte per le coste e le isole dai rilievi idrografici inglesi, francesi ed italiani, e per l'interno dalle esplorazioni eseguite dal 1762 al 1873 da Niebuhr e Förskal, Seetzen, Tamisier, Wellested, Cruttenden, Botta, Passama, von Wrede, d'Arnaud, Du Couret (viaggio che non è ben definito se sia apocrifo o no), Aiciati de Grilhon, Mallet, Halévy, Miles e Munzinger, Maltzan, Stevens, Millingen. Di questi viaggi non ne indicai che i principali, per non arrecare confusione. Di molta utilità mi fu altresì la geografia di Ritter colle annesse carte di Kiepert. L'indicazione del viaggio progettato di Manzoni non è che approssimativa: seguendo la direzione consigliata il viaggiatore potrebbe esplorare pel primo Secondo le indicazioni della relazione del viaggio (volume 1o, pag. 332 della traduzione francese, Amsterdam 1776) e la carta dell'Iemen che accompagna la descrizione dell'Arabia (traduz. francese, Amsterdam 1774). 2 La longitudine non è ricavata dalle osservazioni del viaggiatore, ma soltanto dall'indicazione trovata nella carta di Niebuhr (descrizione dell'Arabia), ridotta dal meridiano di Parigi: risulta probabilmente dal semplice calcolo dell'itinerario, basato sulle imperfette longitudini dei porti della costa in quell'epoca. Adottando la correzione della longitudine di Loheih, quale risulta dagli attuali lavori idrografici inglesi, cioè +31' 6", otteniamo per longitudine relativa di San'â, riferita all'itinerario del Niebuhr, la cifra di 44° 29′ 39′′ circa, che differisce soltanto di 1' 25" da quella di Cruttenden, mentre quella di Manzoni dista da questa di + 2′ 26′′. - la regione limitrofa dell'Hadramaut e dell'Iemen, percorrendo la zona affatto sconosciuta che sta fra l'Iafia e Marib, potendo poi da questo punto proseguire pel Giof e tentare d'internarsi a nord-ovest in quella immensa estensione d'Arabia, che molti autori vorrebbero occupata dal grande deserto Roba'-el-Khâlî, mentre il Manzoni opina che potrebb'essere un altro Neged. Riuscendogli di procedere in questa direzione, il Manzoni potrebbe riuscire al golfo Persico o al mare d'Oman, compiendo la traversata della penisola nel senso più largo, legando il suo nome e quello dell'Italia ad uno dei viaggi più importanti che sarebbersi eseguiti nell'Asia occidentale. Noi facciamo voti perchè il successo possa coronare i suoi desiderii. Intanto cogliamo quest'occasione per fare un nuovo appello al patriottismo e alla liberalità di ogni cultore della scienza, acciò il Manzoni possa riunire i mezzi necessarii all'allestimento del suo terzo viaggio nell'Arabia: collo stesso mezzo ringraziamo coloro che già risposero al nostro appello, e in ispecie il sig. Pietro Brambilla, cognato del valente esploratore, il quale, oltre all'avere largamente provvisto ai bisogni del Manzoni nei suoi primi viaggi, ha voluto primeggiare fra gli oblatori di quest' ultimo progettato. Nelle condizioni più favorevoli si potrebbe calcolare la durata del viaggio a non meno di otto mesi, cominciando esso dal prossimo autunno. La somma sin qui raccolta sorpassa le lire 3000 1: noi però vorremmo vederla per ora almeno duplicata, potendo così sopperire alle prime spese e raggiungere possibilmente il Giof: ci rivolgiamo perciò al Governo, acciò voglia contribuire esso pure al successo di questa spedizione scientifica italiana, come favori altre condotte in varii paesi, dimostrando ch'ei segue con occhio vigilante ogni fatto che possa illustrare il paese. Torino, 26 marzo 1879. GUIDO CORA. Seconda Esplorazione nell'Iemen (giugno 1878-gennaio 1879). I. - Cenni preliminari. Lettere di Renzo Manzoni. Soggiorno in Aden. Progettata esplorazione di tutto l'Iemen. Egregio Sig. Guido Cora, Aden, 18 maggio 1878. La non si meravigli di trovare la mia lettera datata da Aden e non da Sanah. Sono momentaneamente ritornato qui per combinare coll'egregio nostro Totale della prima lista L. 3100, di cui furono prelevate L. 300 e spedite al viaggiatore in Aden, come aiuto al suo secondo viaggio. Ho conservato nelle lettere l'ortografia del viaggiatore, attenendomi invece nella carta a quella più corretta di distinti arabisti, e specialmente del Nöldeke. G. C. Console e con suo fratello un primo esperimento commerciale con Sanah. Appena tutto sarà combinato partirò per la via di Hodeida, nuovo cammino che traccerò su carta e descriverò. Il commercio avviato mi obbligherà più volte a ritornare in Aden, e lo farò sempre per, strade diverse: così credo di poter riuscire a visitare tutto l'Iemen. Se sarò tanto fortunato di potermi guadagnare qualche cosa in questo commercio, potrò fare qualche altra piccola escursione e così poco alla volta tentarne una grande nel centro dell'Arabia..... Per ora sono a pregarla di non voler essere meco avara di consigli ed informazioni, assicurandola che le sue lettere saranno per me un vero beneficio; farò ogni mio possibile per rendere noto a lei tutto quello che desidererà sapere..... La ringrazio immensamente della lettera per il Mustafà Assim Bascia, la quale ho spedito l'altro giorno coi fascicoli che m'inviò, poichè io resterò per qualche giorno ancora ad Aden. La ringrazio molto perchè le sue raccomandazioni mi faranno molto bene. Avrà veduto i miei lavori nell' Esploratore, e s'ella sarà tanto buona di scrivermi il suo parere, le sarò gratissimo. Sto preparando la pianta di Sanah con una lunga descrizione geografico-topografica ed un lavoro esteso sugli usi e costumi dei Sanani..... ..... Aden, 19 maggio 1878. Dovrò fermarmi da un mese a un mese e mezzo ancora in Aden per attendere merci che mi verranno dall'Italia e da Marsiglia; è assolutamente necessario ch'io mi trovi in Hodeida alla dogana colle mie merci, e partire ora per Sanah, per ritornare a Hodeida all'arrivo delle mie casse, mi parve fatica e tempo sprecato. È mia intenzione di esplorare il più presto possibile tutto l'Iemen, ed inviare a lei i rilievi e le descrizioni che farò. Partirei adunque da Aden e per la Hag, Tēs, Doban, Mocha, Hais, Zibid, Bet el Fakir es Seghir, mi recherei a Hodeida, dove, arrivato, aspetterei le mie casse e preparerei subito la carta e la relazione di questa prima escursione per spedirla in Italia. Appena pronto ad Hodeida partirei per Menacha e Sanah, ove allestirei pure la relativa relazione con carta. Essendovi tra il vecchio mio cammino (Aden-Sanah) ed il nuovo molto paese non visitato, ecco che partirei da Sanah, e venendo giù per Doran a Ierim andrei a Tes, d'onde ritornerei o per Menacha o per un punto più ad ovest, spingendomi fino ad Amran..... Nella pianta da me eseguita di Sanah vi sono notate tutte le strade, case, rovine, edifizii importanti, moschee, ecc.: vi ho unita una relazione lunghissima e piena di dettagli (piante di due moschee, di un bagno, della mia casa) e descrizioni 1..... Questo lavoro fu pubblicato nell'« Esploratore » di Milano, fascicoli di gennaio e febbraio 1879. G. C. |