Billeder på siden
PDF
ePub

Ma la scena terza, dov'è dipinto il contrasto del costume generoso d'Achille col costume amoroso, è un modello di dialogo, di poesia e d'affetti; bisogna tutta rileggerla, ond'è inutile di qui riportarla. Per quanto di tenero e di disperato può ad Achille presentare Deidamia; per quanti assalti può dare a quel cuore amante, esita Achille fra il partire ed il rimanere: ma qui riserbava il poeta l'ultimo sforzo d'amore, facendo sugli occhi d'Achille rimanere svenuta dal dolore Deidamia; al qual colpo sparisce l' Achille valoroso, e resta l'Achille amante: ma tutti i combattimenti dei due costumi sono poi sopiti da Licomede, che decide, che vada Achille all'impresa di Troja sì, ma che divenga prima sposo dell'amata principessa.

E qui occasione opportuna mi si affaccia di ponderare, come abbia un poeta celebre Francese maneggiato il brillante carattere di Achille nella tragedia dell' Ifigenia, acciocchè col paragone si vegga meglio la somma esattezza dal signor Metastasio impiegata: nel che ben alieno dal voler pretendere di scemare qualunque minima parte della gloria, da Racine così giustamente acquistata con tante sì tenere, sì sublimi e sì perfette tragedie, che arditamente possono paragonarsi alle migliori de' Greci; null' altro conseguire intendo, che disingannar coloro che reputano inferiore il nostro poeta, non solamente a questo grand'uomo, ma a diversi altri tragici di minor fama.

Il fervido Achille s' introduce sulla scena

pre

nella seconda dell'atto primo; ma niuna vivacità di colore, niun tocco ardito di pennello vi si ravvisa che faccia veramente risplendere il suo costume; anzi là, dov' egli rammenta la dizione fatta a sua madre Teti, ch'egli morrebbe all'impresa di Troja; e dove poi colla non curanza di ciò che il fato ha di lui disposto, e con gli eroici sentimenti che produce, ha voluto il poeta far conoscere Achille, potrebbe forse pensare qualche critico, che con due parole ha indebolito l'eroismo di lui, poichè dicendo l'eroe :

Je puis choisir, dit on, ou beaucoup d'ans sans gloire,

Ou peu de jours suivis d'une longue mémoire : con quel, dit-on, col quale mette in dubbio, se sia vero ch'egli morrà sotto Troja, minora assai il merito della risoluzione di cui fa pompa, di sottomettersi volentieri al suo destino, purchè gloria ed onore conseguisca. E che efficacemente egli dubiti della verità della predizione, si può ravvisar dall'altro verso:

Moi je m'arrêterois à de vaines menaces? non potendosi in verità negare, che l'incertezza d'Achille sulla sorte che a Troja l'aspetta, non faccia torto al suo carattere; e che a quello più non convenisse e alla fama che ci resta di lui, rappresentarcelo persuaso di morire, e non ostante risoluto di sagrificarsi per acquistare

eterno nome.

Da questa scena seconda dell'atto primo fino alla sesta del secondo non si vede più l'ardito

Achille, il quale in vigor del suo intollerante costume, parrebbe che dovesse più frequentemente comparire; trattandosi di cose che tanto dominano nel suo cuore, come il ritardo della flotta de' Greci, il silenzio dei venti, l'oracolo fatale e l'arrivo d'Ifigenia, la qual egli con sì negligente pazienza tanto dilunga a vedere. E in quella stessa breve scena evitato dalla principessa l'amoroso e pronto Achille, invece di seguirla e di esplorare i motivi della sua condotta, passa a trattenersi nella scena settima con Erifile, riflettendo, ponderando i discorsi di Calcante, di Nestore e di Ulisse, e nulla operando con fervore e con ardire; soli distintivi di Achille, e di Achille amante.

Egli nella scena terza e quarta del terzo atto si occupa a narrare a Clitennestra, che Nettuno e i venti saran finalmente placati col sagrifizio che Calcante prepara e a dar la libertà ad Erifile: e nella scena quinta in cui Arcade gli ragguaglia, che Agamennone destina per vittima la sua sposa, si contenta unicamente di esclamare: Lui!

Quelle aveugle fureur pourroit l'armer contre elle?

Ce discours sans horreur se peut-il écouter ? Sentimenti, che non ad Achille, ad Achille amante, ad Achille sposo convengono, ma che sarebbero adattabili ad un altro qualunque personaggio che si trovasse presente al duro e lagrimevole avviso, per poco che s'interessasse nella sventura della meschina Ifigenia.

E che sia evidente, che in questa scena niuna efficace premura, niun fervoroso trasporto proprio del costume suo palesi l'eroe, si vegga dal silenzio, che osserva per ben dodici versi posti in bocca degli altri attori. Solo alquanto si risveglia nel veder Clitennestra portarsi a' suoi piedi, ma con un puro atto di meraviglia senza più: perchè altro non vuol certo esprimere quello... Ah Madame! E poi sopporta con somma freddezza, che la stessa Clitennestra gli reciti una lunga preghiera di 18 versi, senza dar segno alcuno di sensibilità in un contrasto sì lagrimevole d'affetti, fra' quali pare che dovesse andare a spezzarsi un cuore, come quello d'Achille.

Solamente nella scena settima riflette e propone ad Ifigenia di vendicarla; e l'impiger, iracundus, inexorabilis, acer. Achille si ferma a sillogizzare colla sua sposa per ben cento versi, se debba ella avere ancora qualche riguardo per ur barbaro padre che vuole immolarla. E nella scena settima proponendo le donne il povero espediente di presentarsi supplici ad Agamennone, vi consente subito Achille con que' versi, che potran parer mediocri a qualche osservatore:

Il faut donc vous complaire.

Donnez-lui l'une et l'autre un conseil salutaire,

Rappelez sa raison, persuadez le bien

Pour vous, pour mon repos, et surtout pour le sien.

Nella scena sesta dell' atto quarto Achille ras

[ocr errors]

somiglia un poco più l'Achille d'Omero; ed è questo il luogo ove risalta alquanto il suo carattere, come pure nella scena seconda dell'atto quinto, quando vuol rapire Ifigenia, in cui tuto quello che dice, è degno di lui: come degno di lui è anche ciò che ne riferisce Ulisse a Člitennestra nell'ultima scena, ragguagliandole l'esito del sagrifizio. Questo racconto avrebbe forse desiderato alcuno di vederlo in azione; la qual cosa poteva assai ben maneggiarsi, come il nostro poeta l'ha felicemente eseguito nel Demofoonte, perchè se è applicabile a qualche parte della tragedia quell'avvertimento d'Orazio,

Segnius irritat animos demissa per aures, Quam quae sunt oculis subjecta fidelibus, lo è certo all'obbligo che ha il tragico di fare spiccare i caratteri che sulla scena introduce; non essendovi dubbio, che in quel cimento fatale vi era un largo campo di colorire Achille in tutto il suo lume; dove che la narrativa snervando l'azione, movimenti assai più deboli negli animi degli ascoltanti produce. E qui è d'uopo d'avvertire, che Racine con troncare l'avvenimento del sagrifizio, l'orrore del quale col solo ajuto d'Achille poteva a suo piacere sospendere, subito che il terrore degli spettatori giunto fosse all'estremo periodo; si è privato del gran mezzo che naturalmente se gli presentava, di tenere in loro efficacemente sospesi gli affetti fra la paura, la compassione e la speranza. Con meditar questo scioglimento si toglieva dinanzi l'impaccio di quelle Erifile e Doride, e rende

« ForrigeFortsæt »