Storia della letteratura italiana: Storia della letteratura degli Etruschi, e de' popolo della Magna Grecia, e dell' antica Sicilia, e de' Romani fino alla morte d' Augusto |
Almindelige termer og sætninger
abbiamo afferma aggiugne Alcionio alcuni Aldus allora altre antichi scrittori anzi Arcagato Archimede argomento arti assai Augusto autori avea avesse Bibl biblioteca Bruckero Catone celebre certo Cesare ch'egli Cicerone colle coltivare colto detto dice diligentemente dissertazione dotti Eadem edizione eloquenza Ennio erano eruditi età Etruria Etruschi Fabricio Falaride favellare filosofi fossero furono gloria Graec gramatici Hist illustri intorno l'an l'anno latina leggi letteratura lettere libri Livio lode luogo Magna Grecia maniera maraviglia medesimo medici mente mentovato mostra narra niuno notis onore opere opinione Orat oratori Orazio Ovidio parla passo patria perciocchè Pittagora Plinio Plinio il vecchio Plutarco poesia poeti Polibio Pollione poscia presso pruova pubblica quenza Quintiliano quod ragione Romani scienze scritti secolo sembra Sicilia singolarmente somiglianti stile Storia studio studj Suida Svetonio Teocrito Tibullo tomo trattato troppo uomini uomo usum Delphini Varrone vedere veggiamo versi Virgilio Vitruvio zione
Populære passager
Side xxx - Caldani et. non vi esser cosa alcuna contro la Santa Fede Cattolica, e parimente per Attestato del Segretario Nostro , niente contro Principi , e Buoni Costumi , concediamo Licenza ad Antonio...
Side 331 - Minimeque artes eae probandae, quae ministrae sunt voluptatum: Cetarii, lanii, coqui, fartores, piscatores, ut ait Terentius; adde huc, si placet, unguentarios , saltatores totumque ludum talarium.
Side xiii - ... quando si parla della storia letteraria di una provincia, altro non si fa che rammentare la storia delle lettere e degli uomini dotti che in quella provincia fiorirono, qualunque fosse il paese da cui i lor maggiori eran venuti. A qual disordine si darebbe luogo nella storia, se si volesse seguire il sentimento de' mentovati autori ? Che direbbono essi se un tedesco pubblicasse una Biblioteca germanica, e vedessero nominati in essa Fontenelle e Voltaire ? Eppure non discendono eglino i Francesi...
Side viii - Toscani, alla testa de' quali si dee porre il Petrarca, noi dobbiamo la luce del giorno che or ci risplende: egli ne è stato in certo modo l'aurora. Questa verità è stata riconosciuta da un uomo che tra voi occupa un luogo assai distinto.
Side 337 - Quum ad rumores hominum de unoquoque legum capite edito satis correctae viderentur, centuriatis comitiis decem tabularum leges perlatae sunt ; qui nunc quoque, in hoc immenso aliarum super alias acervatarum legum cumulo, fons omnis publici privatique est juris 2.
Side 149 - Vides autem eadem ipse : didicisti enim non posse nos Amafinii, aut Rabirii similes esse, qui, nulla arte adhibita, de rebus ante oculos positis vulgari sermone disputant; nihil definiunt, nihil partiuntur, nihil apta interrogatione concludunt, nullam denique artem esse nec dicendi , nec disserendi putant.
Side xi - Io verrei allora a formare una biblioteca, non una storia; e se volessi unire insieme l'una e l'altra cosa, m'ingolferei in un'opera di cui non potrei certo vedere, né altri forse vedrebbe mai il fine. I dotti Maurini che hanno intrapresa la Storia Letteraria di...
Side 233 - pluvias,' ut ait Pindarus, ' aquas colligit ; sed vivo gurgite exundat,' dono quodam providentiae genitus, in quo totas vires suas eloquentia experirctur.
Side xxx - L vendo veduto per la Fede di Revisione ed Approvazione del Pubblico Revisor D. ^Angelo Pietro Galli , nel Libro intitolato 'Storia della Letteratura Italiana del Cav. *Ab. Oirolamo Tiratosebi Tomi XVI. Stampa non v...
Side iii - ... ampio argomento, ne traesse solo la sostanza dei fatti, e le conseguenze che ne ho dedotte, e le generali considerazioni sullo stato della Letteratura, che qua e là ho sparse in più luoghi, verrebbe forse a formare quel filosofico quadro che ad alcuni sembra mancare a quest'Opera.