Arcadia colla di sui vita scritta del consigliere G. Corniani1826 - 232 sider |
Almindelige termer og sætninger
acque alberi alcuna allora altra altre amore animo ANNOTAZIONI antichi avea bella bianca boschi buon Cacco campi cantare capo capre certo chiama ciascuno cielo colla colori cominciò credo dice diletto dire dolce dolore Driadi Egloga Enea erano erbe Ergasto essendo fare fiero figliuolo fiori fiume fonti forma forza fuggire furono Genio giorno gran greggi insieme intendere intorno l'altro lasciando latino lieto luna lungo luogo lupo mano mare medesimo mente mezzo mille misero mondo monti morte Ninfe nome occhi OFELIA onore Opico pare parlare parole pascere passo pastori pensando piangendo picciola piedi poco poeti porta possa potuto prego prende preso Prosa punto quercia ragione rami rime sampogna Sanazzaro sassi sedere selve sentiva simile sorta sovra stava stelle suono tenere terra trova uccelli ulivi uomo valle vedere venire veramente versi vicino vidi VIII Virgilio viva voce volendo volte
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Side 85 - ... spaventevoli, e con bastoni, e con pietre di passo in passo battendo le macchie verso quella parte ove la rete stava, i tordi, le merule, e gli altri uccelli sgridavamo: li quali dinanzi a noi paurosi fuggendo, disavvedutamente davano il petto negli tesi inganni, ed in quelli inviluppati, quasi in più sacculi, diversamente pendevano.
Side 57 - E l'ondeggianti biade ai lieti campi, Tale la gloria e '1 colmo Fostù del nostro coro. Ahi cruda morte, e chi fia che ne scampi, Se con tue fiamme avvampi Le più elevate cime? Chi vedrà mai nel mondo Pastor tanto giocondo, Che cantando fra noi sì dolci rime Sparga il bosco di fronde, E di bei rami induca ombra su l'onde ? Pianser le sante Dive La tua spietata morte; I fiumi il sanno e le spelunch...
Side 184 - ... di ucelli : le foglie sovra gli alberi non si moveano: non spirava vento alcuno: solamente nel cielo in quel silenzio si potea vedere alcuna stella o scintillare o cadere : quando io, non so se per le cose vedute il giorno, o che che se ne fusse cagione, dopo molti pensieri sovrapreso da grave sonno, varie passioni e dolori sentiva ne l'animo. Però che mi pareva, scacciato da...
Side 47 - Era già per lo tramontare del sole tutto l'occidente sparso di mille varietà di nuvoli, quali violati, quali cerulei, alcuni sanguigni, altri tra giallo e nero, e tali sì rilucenti per la ripercussione de 'raggi, che di forbito e finissimo oro pareano.
Side 56 - Alma beata, e bella, Che da' legami sciolta Nuda salisti ne' superni chiostri, Ove con la tua stella Ti godi insieme accolta ; E lieta ivi, schernendo i pensier nostri, Quasi un bel sol ti mostri Tra li più.
Side 40 - ... d'intorno. Ma quel che di lui più che altro mi aggrada è che conosce ed ama sopra tutte le cose la sua donna e pazientissimo sostiene di farsi porre il capestro e di essere tocco dalle sue mani ; anzi di sua volontà le para il mansueto collo al giogo, e tal fiata gli omeri ali...
Side 7 - Quivi senza nodo veruno si vede il drittissimo abete, nato a sustinere i pericoli del mare4; e con più aperti rami la robusta quercia, e l'alto frassino, e lo amenissimo platano vi si distendono, con le loro ombre non picciola parte del bello e copioso prato occupando.
Side 85 - ... che molte volte fastiditi di ucciderli e non avendo luogo ove tanti ne porre, confusamente con le mal piegate reti ne li portavamo insino agli usati alberghi. Altra fiata, quando nel fruttifero autunno le folte caterve di storni volando in drappello raccolte si mostrano a...
Side 7 - Arcadia, un dilettevole piano, di ampiezza non molto spazioso però che il sito del luogo noi consente, ma di minuta e verdissima erbetta sì ripieno, che se le lascive pecorelle con gli avidi morsi non vi pascesseno, vi si potrebbe di ogni tempo ritrovare verdura.
Side 72 - ... bisognava; né avendo ancora ardire di discoprirmegli in cosa alcuna, per non perdere in un punto quel, che in molti anni mi parea avere con industriosa fatica racquistato; in...