Opere scelte, corredate da R. Zotti, Bind 2

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Side 323 - Ecco quel fiero istante ; Nice, mia Nice, addio. Come vivrò, ben mio, Così lontan da te ? Io vivrò sempre in pene ; Io non avrò più bene; E tu, chi sa, se mai Ti sovverrai di me ! Soffri, che in traccia almeno Di mia perduta pace Venga il pensier seguace Su l'orme del tuo pie.
Side 183 - Se a ciascun l'interno affanno Si leggesse in fronte scritto, Quanti mai, che invidia fanno, Ci farebbero pietà! Si vedria che i lor nemici Hanno io seno; e si riduce Nel parere.
Side 311 - L'erbette al prato tornano; Sol non ritorna a me La pace del mio cor. Febo col puro raggio Su i monti il gel discioglie, E quei le verdi spoglie Veggonsi rivestir. E il fiumicel che placido Fra le sue sponde mormora Fa col disciolto umor II margine fiorir.
Side 131 - Qual era il genitor. Come in un punto, oh Dio, Tutto cambiò d'aspetto! Voi foste il mio diletto, Voi siete il mio terror.
Side 319 - De' rischi che passò. Dopo il crudel cimento Narra i passati sdegni, Di sue ferite i segni Mostra il guerrier così.
Side 40 - Fate che sempre in esse la costanza, la fè, la gloria alberghi, la giustizia, il valore. E se giammai minaccia al Campidoglio alcun astro maligno influssi rei, ecco Regolo, o Dei: Regolo solo sia la vittima vostra; e si consumi tutta l'ira del Ciel sul capo mio. Ma Roma illesa Ah, qui si piange: addio.
Side 324 - Oh Dio! chi sa fra tanti Teneri omaggi e pianti, Oh Dio ! chi sa se mai Ti sovverrai di me! Pensa qual dolce strale, Cara, mi lasci in seno...
Side 319 - Io lascio un incostante: Tu perdi un cor sincero: Non so di noi primiero Chi s'abbia a consolar. So che un sì fido amante Non troverà più Nice; Che un'altra ingannatrice È facile a trovar.
Side 17 - La patria è un tutto Di cui siam parti. Al cittadino è fallo Considerar se stesso Separato da lei. L'utile...
Side 312 - L'orror che in lui trovò. E tu non curi intanto, Fille, di darmi aita, Come la mia ferita Colpa non sia di te? Ma se ritorno libero Gli antichi lacci a sciogliere, No che non stringerò Più fra catene il piè. Del tuo bel nome amato, Cinto del verde alloro, Spesso le corde d'oro Ho fatto risuonar. Or, se mi sei più rigida, Vo' che i miei sdegni apprendano Del fido mio servir Gli oltraggi a vendicar.

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