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» gli stolti dotti a calunniare la verità. E ua>> scendo quindi una falsa eloquenza applicata » egualmente a sostenere nelle cause entrambe

così

le parti opposte, provenne che male usando » l'eloquenza, come i tribuni della plebe romana; >> e non più contentandosi i cittadini ricchi delle >> ricchezze per fare ordine, ne vollero fare po» tenza; e, come furiosi austri il mare, » essi mandarono le lor, repubbliche ad un totale » disordine; e così da libertà le fecero cadere >> sotto una perfetta tirannide, la quale è peg» giore di tutte, e che è l'anarchia. Al quale >> gran malore la Provvidenza adoperò l'uno dei >> tre suoi grandi rimedii. Chè ella dispone in >> prima di ritrovarsi dentro essi popoli uno, » che, come. Augusto vi surga, e si stabilisca » Monarca. Il quale, poichè tutti gli ordini e » tutte le leggi ritrovate per la libertà punto non » più valsero a regolarla, e tenerlavi dentro in » freno, abbia egli in sua mano tutti gli ordini, e >> tutte le leggi con la forza dell'armi ... talchè » la volontà del Monarca stringa dentro l'ordine » naturale di mantenere i popoli, contenti e soddisfatti della loro natural libertà, senza la >> quale universal soddisfazione e contentezza dei » popoli gli stati monarchici non sono nè du» revoli nè sicuri (1). »

>>

(1) Principii di Scienza Nuova Conchiusione.

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A ciò pertanto, da che altri innanzi tratto non seppe e non volle guardarsi, almeno ora, dopo il fatto, sia permesso a noi di pur badare talvolta. Non tornerebbono (giova confidare sul progresso medesimo fatto d'allor poi), non tornerebbono per gli odierni banditori della libertà di Mirabeau nè in Francia nè altrove le calcolate immanità de' Marat e de' Robespierre. Ma ne verrebbero tuttavia di mali pessimi, e forse più lunghi e ancor più fatali. Dal filosofare poetando leggero incoerente sbalestrato, le menti della moltitudine svagolate e vanamente insuperbite, andrebbono anch'esse precipitandosi a quello, che ora col linguaggio quasi di scuola, si suol dire scetticismo morale. Assumerebbono cioè nuda e prétta la massima dello Herder, che: la perfezione umana sta nel vivere e morire per se solo, odiando l'attrito sociale (1). E vera barbarie sarebbe questa; barbarie ornata, dice il Romagnosi, o anzi velata sotto tutte le più belle appariscenze di vivere raffinatissimo. Barbarie, dice il Vico, di riflessione, peggiore ancora dell'antica, che essendo tutta di senso scuopriva una fierezza generosa. Avanti, pertanto avanti, diciamo di tutto cuore pur noi. E chi, amando almeno la sua terra natia, di gran cuore nol dice? Ma avanti per tutt'altre vie da quella, che mena alla libertà

(1) V. ROMAGNOSI: Dei Fattori ecc.

di Mirabeau; « la civiltà, dice Romagnosi, nasce, » cresce e si perfeziona col tempo e colla legge » della opportunità per gradazioni continue. » L'opera della civiltà è una grande tutela am>> ministrata con sussidii tradizionali: talchè la >> trascuranza dell'avito tesoro può fare retro>> cedere una nazione ». E ricco e prezioso tesoro di tradizionali sussidi abbiamo noi, e soprattutto i due fonti principalissimi del retto e beato vivere sociale: Religione Cattolica, e governo regio naturale. Oh se potesse non sembrare adulazione il lodare il Principe regnante! Ma venerata, e cara, e benedetta tornerà senza dubbio ai posteri la rimembranza del pio Re, che, emulando, eresse e ornò l'immortale monumento al pacifico Duce tornato dalla battaglia di S. Quintino. Il quale Duce, in sul primo ardore di gioventù, pieno la mente e il cuore di guerriero valore, sull'onda propizia volante di fortuna e di gloria; mentre pure potea farsi a tali novelle imprese da accrescersi stato e potenza, e rumoreggiare nel mondo con le armi di tutta la cristianità collegata: ripone nella guaïna la spada, e tutto si dà alle necessità de'suoi sudditi. In fondo erano andate le cose e pubbliche dello stato, e private de'cittadini. Ed egli sgombrare degli stranieri oppressori le contrade, assicurarne i confini con luoghi muniti; creare truppe regie nazionali; regolare le finanze; e intanto arricchire l'agri

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coltura e con novelli prodotti, e con regii canali fecondatori; e accarezzare e munificamente premiare ognuno, che in qualche arte di industria chiaramente spiccasse; e stringere con le straniere potenze e terrestri e marittime, schiette e salde amicizie; e allestire armate a proteggere il navigare de'suoi mercatanti; e spegnere fra i cittadini gli odii di parti dalle passate calamità cagionati; e istituire, magistrati supremi, per giudizii legittimi e imparziali; e chiamare a maestri nella sua Università degli studii i più chiari ingegni, di che si sapesse; e, insieme con l'accrescere alle illustri famiglie decoro, splendore, dignità, aprire la via alle cariche più importanti e sublimi ad ognuno, ch'abbia la sorte di farvisi conoscere bastante per sapere e solerzia e lealtà, Oh dovette pur riuscire commovente l'ultimo colloquio, ch'egli in sul momento di lasciare questa terra, tenne col suo figliuolo, che poscia fu Carlo Emanuele il Grande. « Figlio, ei diceva, » impara dalla mia morte quale esser dee la » tua vita, e dalla mia vita quale esser dee la >> tua morte. L'età ti ha fatto abile a governare >> gli Stati ch'io ti lascio. Conservali alla tua >> discendenza. Sii timorato di Dio: egli sarà il >> tuo protettore (1) ».

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Gioia in ciel con gli eterni, e gloria in terra

(1) BERTOLOTTI Compendio della Istoria della R. Casa di Savoia.

ebbe e avrà certamente egli,

Che morì con virtù, che visse a lei (1).

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E quale ei lasciava lo Stato, da esso lui non che rigenerato, ma sì creato: tale la sua discendenza lo conservò. Chè ereditando ella di mano in mano, insieme col legittimo possesso della Maestà, il timore di Dio, e la fiducia in Dio, su le medesime vie, che quell'Eroe le preparò, venne passo passo soavemente felicemente procedendo. Avanti dunque anche ora, sì. Alle nuove necessità, che appunto dal progredire emergono, di nuovi lumi fa d'uopo, di nuovi spedienti. A dar lumi adunque, a fornire spedienti ognuno, in ciò che ei vale, e per quanto vale virilmente si adoperi. Ma con la scorta della religione dei padri si adoperi; religione, che è pur santa provvida immutabile e al tutto per tutti i tempi sociale. Ma con lo schietto amore al trono natio; che è pur trono, alla cui ombra ogni cittadino dabbene può vivere sicuro el convenevolmente onorato. Sarà questo un vegliare attento alla custodia del tesoro avito; sarà un prudente attenersi ai tradizionali sussidi; sarà un cercare lumi sinceri, e spedienti sicuri. Checchè intanto fuor di paese si vada con le parole di civilizza

(1) Iliade Canto XVI.

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